CUBE - Creare le basi per le future attività meteorologiche spaziali dell'ESA

Siamo lieti di annunciare che INAF (ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA), POLIMI (Politecnico Milano), SkyLabs d.o.o., TU Delft, Università di Maribor, Università di Trento, uniti in un consorzio di istituti di ricerca, università e industria, hanno vinto la gara "Space Weather Monitor Nanosatellites" pubblicata dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) con una proposta di progetto chiamata CUBE (CME Catcher Carousel). L'INAF Osservatorio Astronomico di Trieste ospita il PI (F. Fiore) e il responsabile scientifico (Stavro Ivanovski). 
Il consorzio è formato da partner chiave del progetto HERMES pathfinder (www.hermes-sp.eu), esteso ad includere esperti di Space Weather. Riunisce sia le competenze scientifica che quelle tecnologiche, che sono state identificate dall'ESA con l'idea di breakthrough, che formera la base nel campo delle osservazioni di Space Weather sotto gli auspici dell'ESA.
 
L'obiettivo del bando ESA è quello di studiare e sviluppare possibili soluzioni per un efficace monitoraggio dello Space Weather e dei suoi rischi, sviluppando piccoli satelliti dedicati come base di una futura costellazione di satelliti. Il vento solare è la fonte ultima di energia ed è responsabile di quasi tutte le dinamiche magnetosferiche. Descrivere e quantificare il trasferimento di energia del vento solare al sistema magnetosfera-ionosfera della Terra è una delle questioni fondamentali della fisica spaziale. L'obiettivo principale della futura costellazione CUBE proposta è quello di identificare le espulsioni di massa coronale (CME) e gli eventi di particelle energetiche solari (SEP) in arrivo, misurarli in diverse posizioni e altitudini magnetosferiche per comprendere quantitativamente il trasporto di energia verso la Terra. Uno degli obiettivi è anche quello di studiare la penetrazione delle SEP nella magnetosfera, la ionizzazione della ionosfera, e le oscillazioni del campo magnetico durante gli eventi SEP.
 
La baseline mission include due CubeSat della classe 6U su orbite basse sun sincrone (SSO) e sei CubeSat della classe 12U su un'orbita circolare altamente energetica, con un raggio di 60000 km, sfasati di 60 gradi l'uno dall'altro. Tutte le unità saranno equipaggiate con magnetometri e monitor di particelle in grado di misurare gli spettri di protoni ed elettroni da poche decine di keV a qualche centinaio di MeV, e le velocità delle particelle. 
 
Lo studio della missione è iniziato nell'aprile 2022 con una durata stimata di 10 mesi, il che significa il completamento entro l'inizio di febbraio 2023. Collaborando con l'ESA, i membri del consorzio combineranno conoscenze, esperienze e soluzioni per gettare le basi non solo per le future attività nel campo del meteo spaziale, ma anche per tutte le altre attività future dell'ESA, che potrebbero diventare fattibili negli anni seguenti.