INAF-OATs in prima linea per la costruzione di CUBES
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- Lunedì, 21 Febbraio 2022 07:06
Passa alla fase operativa il progetto CUBES (Cassegrain U-Band Efficient Spectrograph), un occhio ultravioletto per il telescopio VLT dell'ESO in Cile. Il 15 febbraio 2022, il Presidente dell'INAF Marco Tavani e il Direttore Generale dell'ESO Xavier Barcons hanno firmato il Construction Agreement di CUBES (Cassegrain U-Band Efficient Spectrograph), uno spettrografo innovativo per la banda ultravioletta da installare sul Very Large Telescope (VLT) presso l'osservatorio di Paranal dell'ESO, European Southern Observatory in Cile.
Il progetto CUBES è portato avanti da un consorzio di istituti di cinque paesi guidato dall'INAF insieme a Brasile, Germania, Gran Bretagna e Polonia. "Si tratta della prima volta che uno strumento per il Very Large Telescope è progettato da un consorzio a guida italiana", commenta Marco Tavani, Presidente INAF. "Questa tappa importante testimonia il ruolo di leadership della comunità astronomica italiana nel panorama scientifico internazionale."
INAF-OATs conta una nutrita e qualificata partecipazione al progetto. Stefano Cristiani, Principal Investigator, sottolinea l'importanza nell'astrofisica moderna di utilizzare molteplici canali di informazione, con varie tecnologie, da Terra e dallo spazio. "CUBES osserverà con grande efficienza nella banda tra 300 e 400 nanometri, dove anche il futuro telescopio gigante ELT farà fatica ad arrivare". "La banda ultravioletta è fortemente assorbita dalla nostra atmosfera", aggiungono Gabriele Cescutti e Valentina D'Odorico "ma contiene informazioni ineguagliabili su elementi chimici chiave, dai più leggeri come il berillio ai più pesanti come l'uranio, per comprendere l'evoluzione delle stelle, l'esplosione di oggetti massicci, tra cui le controparti ottiche di sorgenti di onde gravitazionali e anche su aspetti base di cosmologia e fisica fondamentale". "Costruire uno strumento efficiente in una banda osservativa così estrema richiede uno sforzo di progettazione e di ottimizzazione molto complesso", spiega Roberto Cirami, Project Manager di CUBES "per cui occorre un accurato lavoro di simulazione delle prestazioni e di preparazione al trattamento dei dati" gli fanno eco Mariagrazia Franchini e Guido Cupani.
CUBES sarà uno dei primi strumenti ad utilizzare lo stesso software di controllo che verrà utilizzato dagli strumenti dell'ELT. Il Gruppo di Basovizza, direttamente coinvolto nello sviluppo e test di queste nuove tecnologie, si conferma come centro di riferimento a livello internazionale nell'ambito del controllo della strumentazione da terra. Ricoprono infatti ruoli chiave all'interno del progetto, oltre Cirami, Igor Coretti, responsabile dell'elettronica di controllo e Giorgio Calderone, Software System Engineer con la responsabilità del software di controllo e scientifico. Completa il quadro la partecipazione al progetto di Paolo Di Marcantonio (Project Manager durante la fase A e attuale responsabile del software di basso livello), Veronica Baldini e Antonio Sulich.