HERMES: una costellazione di nano-satelliti per l’ Astrofisica delle Alte Energie.

http://www.hermes-sp.eu
 
Il progetto HERMES-Scientific Pathfinder (SP) è stato selezionato dalla Commissione Europea tra i vincitori del recente bando Horizon 2020 SPACE-20-SCI. HERMES-SP è coordinato dal Prof.  Fabrizio Fiore dell’ INAF Osservatorio Astronomico di Trieste, ed è basato su una collaborazione internazionale che include oltre all’INAF (e in particolare le strutture OATrieste, IAPS-Roma, OAS-Bologna, IASF-Milano, IASF-Palermo, OARoma), l’Universita’ di Cagliari, il Politecnico di Milano, le Universita’ di Trieste, Udine, Ferrara, Napoli Federico II, Palermo, le Universita’ di Tubingen, Nova-Gorica, Eotvos Budapest, e diverse piccole e medie industrie italiane, slovene, ungheresi e spagnole. HERMES-SP si avvale anche del forte sostegno dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il progetto HERMES-SP e’ ufficialmente cominciato il 1 Novembre 2018. 
 
HERMES-SP prevede la realizzazione di tre nano-satelliti, equipaggiati con rivelatori X di piccole dimensioni e di alta tecnologia, che si aggiungeranno ad altri tre analoghi già in fase di realizzazione da parte di Agenzia Spaziale Italiana. La costellazione HERMES-SP sarà dedicata all’osservazione di Gamma Ray Burst (GRB), enormi esplosioni cosmiche che avvengono quando 
muore una stella o quando avviene la coalescenza di due stelle di neutroni, o di una stella di neutroni e un buco nero. HERMES-SP sarà in grado, da qui a pochi anni, di localizzare i GRB con una precisione variabile tra pochi gradi e qualche minuto d’arco, in tal modo fornendo un contributo di rilievo all’ astrofisica multi-messenger. Questa nuova frontiera della ricerca è nata nell’agosto 2017 con l’osservazione dell’evento di onde gravitazionali GW170817 da parte di Ligo/Virgo e della relativa controparte elettromagnetica, trovata grazie alla rapida e accurata localizzazione con i satelliti operanti nei raggi X e gamma (NASA Fermi, Swift, Chandra, ESA INTEGRAL, ASI AGILE).
 
Nei prossimi anni la sensibilità di Advanced Ligo/Virgo aumenterà in modo significativo, consentendo il rilevamento di eventi legati a fusioni di stelle di neutroni in un volume cosmico circa 1000 volte maggiore rispetto al recente passato, e rendendo l’individuazione della controparte elettromagnetica proporzionalmente più difficile. I satelliti che hanno contribuito alla osservazione del GRB associato a GW170817 sono però operativi da almeno 10 anni, stanno invecchiando e non è garantito che resteranno operativi nella prossima decade. I loro successori non saranno operativi prima del 2030. HERMES offrira’ una fast-track meno costosa e fornira’ un complemento a queste missioni complesse,  utilizzando le cosiddette “disruptive technologies”: tecnologie poco costose ma in grado di fornire un alto impatto nell’area in cui sono adottate. Non solo HERMES dimostrera' che si può fare una buona scienza con una costellazione di satelliti molto piccoli e basso costo, ma anche altre applicazioni, sia scientifiche che commerciali,  beneficeranno di questi sviluppi. 
 
Il progetto HERMES si basa su una costellazione di nano-satelliti, delle dimensioni di una bottiglia di champagne, che ospitano rivelatori piccoli ma tecnologicamente molto avanzati. Michèle Lavagna del Politecnico di Milano e il suo gruppo di lavoro si occupano dello sviluppo e della costruzione delle piattaforme di volo miniaturizzate ad alta prestazione, dell’integrazione degli strumenti a bordo e delle qualifiche dell’intero sistema per l’accettazione al lancio in orbita. Claudio Labanti e Marco Feroci, assieme a un vasto gruppo di lavoro che include sei strutture INAF, oltre che le università di Trieste, Pavia, Udine, Politecnico di Milano, l’INFN di Trieste e la Fondazione Bruno Kessler, si occupano dello sviluppo del sensore miniaturizzato, di nuovissima generazione per il rilevamento di eventi cosmici ad alta energia.
 
Essendo basato su nano-satelliti relativamente poco costosi e con un tempo di sviluppo di pochi anni HERMES è un progetto naturalmente scalabile. Il primo passo è stato l’approvazione del progetto HERMES-TP, coordinato da Simone Pirrotta dell’ASI. HERMES-SP è il secondo importante passo, che permetterà di effettuare esperimenti di posizionamento di GRB già con sei satelliti e a partire dal 2022. Il passo finale sarà la realizzazione di una grande costellazione di nano-satelliti che permetterà di rivelare e posizionare GRB su tutta la volta celeste,  con accuratezza minore dell’arcominuto, sufficientemente buona quindi per determinare le loro galassie ospiti in maniera non ambigua.  
 
Contatti: 
Prof. Fabrizio Fiore , coordinatore del progetto HERMES-SP, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
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