Riccardo Giacconi ci ha lasciato: un ricordo

Nato a Genova il 6 ottobre 1931, Riccardo Giacconi, premio Nobel per la Fisica nel 2002 per il suo lavoro pionieristico nel campo dell’astronomia a raggi X, è morto domenica 9 dicembre all’età di 87 anni. Nel corso degli anni aveva avuto collaborazioni importanti con alcuni nostri colleghi e parecchi di noi avevano avuto modo di conoscerlo, per esempio nella sua veste di direttore dell’ESO. Lo ricordiamo con le parole di Stefano Borgani, direttore dell’Osservatorio per sei anni dal 2012.

“La mia collaborazione con Riccardo Giacconi iniziò nei primi anni 2000, quando entrai nel progetto del Chandra Deep Field South, sul quale qui in Osservatorio Paolo Tozzi stava già lavorando intensamente. Successivamente collaborai con Riccardo sulla proposta di satellite in banda X Wide Field X-ray Telescope (WFXT). Riccardo aveva definito questo concetto di missione come “la mia più brillante idea su un telescopio da costruire” (detto da uno che ha costruito o diretto la costruzione di HST, Chandra, VLT, ALMA,….). Anche se WFXT non ha visto mai la luce, il concetto di un telescopio di questo tipo ha in seguito influenzato profondamente varie missioni ora in fase di preparazione (p.es. Athena, ARCUS, Lynx).

Quello che a me ha sempre impressionato di Riccardo è la sua straordinaria chiarezza di idee sulla scienza, che si rifletteva in un’ altrettanta straordinaria chiarezza di idee sull’implementazione tecnologica e manageriale. Nei momenti più “agitati" dei meeting di collaborazione, Riccardo prendeva la parola e con una singola frase “resettava" la discussione individuando con una chiarezza impressionante qual era il punto rilevante da dirimere e come affrontarlo. Quando aveva un obiettivo, lo perseguiva con una forza ed una determinazione che mai prescindevano dalla correttezza professionale e dal rispetto dei suoi collaboratori. Il suo approccio verso la ricerca scientifica è sempre stato improntato da un’onestà intellettuale assoluta. Aveva sempre rifiutato che una “correttezza politica” mal interpretata prevalesse sul riconoscimento del merito scientifico. Credo che questo insegnamento di Riccardo sia particolarmente importante in un’epoca nella quale diventa sempre più difficile distinguere la genuina competenza scientifica dalla capacità di trovare strade alternativa per promuovere un proprio progetto.”

L'addio a Riccardo Giacconi su media INAF.