SKA - DISH

SKA.DISH

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Introduzione

Le antenne dedicate all’osservazione a media ed alta frequenza (350 MHz - 14 GHz) formeranno un array il cui centro si trova in una regione desertica del Sud Africa, Karoo, lontano dalle sorgenti di interferenza radio di origine umana.
Nella prima fase del progetto, SKA1, saranno istallate 133 antenne, che si aggiungeranno alle 64 antenne di MeerKAT, per un totale di 197 dish, costituendo SKA-Mid. Nella seconda fase, la cui costruzione dovrebbe iniziare dopo il 2023, i dish saranno più di 2000, e saranno distribuiti in varie nazioni africane, con baseline fino a 3000 km. L’area totale sarà di 1 km2.

Il consorzio SKA DISH

Lo SKA Dish Consortium è formato da scienziati ed ingegneri in Australia, Canada, Cina, Germania, Italia, Sudafrica, Spagna, Svezia. All’interno del consorzio sono definiti i “sotto-elementi”, quali Dish Structure (DS), Single Pixel Feed (SPF), Receivers (RX), Phased Array Feed (PAF), Local Monitor and Control (LMC). INAF ha la responsabilita’ della progettazione software, realizzazione e verifica dell’LMC.

Il controllo dei Dish

Il gran numero di antenne che andranno a costituire SKA, già nella sua prima fase, rende poco efficiente la gestione diretta centralizzata delle stesse e dei loro sotto-elementi. Il Telescope Manager (TM), che si occupa della gestione complessiva dell’array, delega le funzioni di monitoraggio e controllo degli “elementi” di SKA ad una unità di calcolo locale chiamate Local Monitor and Control (LMC). Nel caso dei Dish, il TM comunica con l’LMC di ogni singola antenna, che a sua volta, controlla i “sotto-elementi”.

Le funzioni principali dell’LMC sono:

  • Gestione del puntamento: correzione delle coordinate delle sorgenti per le deformazioni statiche e dinamiche dell’antenna;
  • Inoltrare i comandi del TM ai “sotto-elementi” del Dish (DS, SPF, PAF, RX);
  • Monitorare il funzionamento dei “sotto-elementi” e riportarle al TM.

 

Per INAF partecipano:

  • Osservatorio Astronomico di Catania (C. Trigilio, U. Becciani, A. Costa, A. Ingallinera, S. Riggi, F. Schilliro’)
  • Osservatorio Astronomico di Trieste (R. Cirami, A. Marassi)